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“Gadda rivive in un’ipnosi lunga poco più di un’ora”
(Malcom Pagani, “Il Fatto Quotidiano”)
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“..non stupisce quindi che sia un intellettuale di Roma, critico, regista e direttore del Taormina Film Festival, a dedicare allo scrittore meneghino il film più intenso e addirittura viscerale”
(Mauro Gervasini, “Film Tv”)
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“..abbandonandosi al piacere di ricostruzioni morbide e appassionate, sulle note di Teho Teardo, si segue lo «spettacolo» dell'opera dell'Ingegnere”
(Valerio Cappelli, “Il Corriere della Sera”)
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“..un Gadda nuovo, potentemente illuminato da uno sguardo laterale”
(Renato Minore, “Il Messaggero”)
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